L'elettrostimolatore: funzionalità e benefici

Gli sportivi al giorno d’oggi hanno la possibilità di servirsi di numerosi strumenti attraverso i quali ottimizzare le proprie prestazioni sportive, in grado di aumentare la propria potenza e resistenza. Uno di questi strumenti è proprio l’elettrostimolatore che aderisce sulle fibre nervose grazie ai suoi impulsi elettrici andando a incidere sui muscoli, sulle articolazioni, sulla pelle e su altre parti del corpo. Gli elettrostimolatori sono ormai utilizzati dalla maggior parte dei professionisti sportivi per ottimizzare le proprie prestazioni ma anche per riprendersi da un infortunio.

Come agisce un elettrostimolatore

L’elettrostimolatore agisce grazie ad una serie di impulsi che vanno direttamente a stimolare i nervi e le fibre nervose sollecitando quelle muscolari, ottenendo infine una contrazione. Vi sono differenti tipologie di fibre muscolari tra cui quelle rosse caratterizzata dalla presenza di mioglobina ovvero nella quale presente ossigeno e quindi una elevata vascolarizzazione e quelle bianche dove invece non vi è la mioglobina ma sono composte da un metabolismo misto formato da glicogeno. La resistenza alla fatica e la potenza muscolare vengono migliorate proprio agendo su tali fibre ed è quindi necessario andare a stimolarle.

Gli elettrostimolatori agiscono tenendo conto di tutta una serie di fattori che andremo ora ad elencare. Nell’elettrostimolazione si tiene conto della frequenza sulla base della quale gli impulsi devono essere trasmessi nei microsecondi ed è misurata generalmente mediante gli herts. Si agisce così progressivamente sulle fibre bianche ad alta frequenza mentre per quelle rosse con una bassa.
Un secondo elemento che caratterizza l’elettrostimolazione è composta dalla durata dello stimolo che di solito è espresso in secondi o meglio in microsecondi e si differenzia a seconda della fascia del corpo interessata: nelle braccia ad esempio è di 150us.

L’elettrostimolazione agisce sulla base di una serie di stimoli elettrici, espressi in unità di tempo, la quale sarà quantificata in base ai risultati che devono essere raggiunti. Tutto dipende dalla capacità di tolleranza del soggetto e dovrà essere stabilita in modo oggettivo grazie all’utilizzo di uno strumento chiamato dinamometro e fino alla comparsa del crampo.

I vari tipi di elettrostimolazione

Vi sono varie tipologie di elettrostimolazione e si differenzia a seconda dei risultati che l’atleta vuole raggiungere. La stimolazione continua è una di queste ed è impiegata per avere un riscaldamento o in funzione defaticante, con stimoli a bassa frequenza.

L’elettrostimolazione intermittente viene impiegata prima di un grosso carico esercizi di resistenza e di potenziamento oppure nella fase di riposo. A volte possono essere impiegate differenti frequenze nell’applicazione dell’elettrostimolazione dirette a potenziare il lavoro muscolare per favorire la prestazione sportiva.

L’utilizzo di un elettrostimolatore non comporta grandi difficoltà ma se vengono utilizzati elettrostimolatori senza l’ausilio di un tecnico specializzato è bene sapere in via del tutto generale le basi dell’anatomia umana, soprattutto delle fasce muscolari, al fine di ottenere il risultato desiderato.
Gli elettrodi devono essere applicati in senso longitudinale all’altezza di un terzo della fascia muscolare interessata.

L’importante utilizzo degli elettrostimolatori nell’attività sportiva

Nell’attività sportiva, l’utilizzo sempre più frequente degli elettrostimolatori ha assunto una funzione basilare soprattutto riguardo al livello di prestazione sportiva che si vuole raggiungere. Il suo utilizzo prepara l’atleta a compiere una serie di performance, migliora la resistenza e potenzia le prestazioni.

Viene utilizzato soprattutto per gli arti superiori come il bicipite brachiale impiegato negli sport intensi come il nuoto, il tricipite brachiale che consente di effettuare l’estensione del braccio sollecitato negli sport come la pallavolo. Nella parte inferiore del corpo viene invece utilizzato per il quadricipite femorale sottoposto ad un forte utilizzo in varie tipologie di sport, fondamentale nella postura e nel movimento. Anche il bicipite femorale può essere elettrostimolato cosi come il gastrocnemio usato soprattutto negli sport come il calcio. Il tronco può essere elettrostimolato nel gran pettorale, nel trapezio, nel gran dorsale quando lo sport in cui sono utilizzati tronco e braccia lo richiedano, come nel lancio del giavellotto.

L’elettrostimolatore, uno strumento pratico e funzionale

Possiamo affermare che l’elettrostimolazione rappresenta uno strumento attraverso il quale poter migliorare la propria prestanza fisica, la propria resistenza e performance sportiva. È necessario effettuare un corretto utilizzo dell’elettrostimolatore anche se non presenta particolari difficoltà di applicazione. A seconda del risultato che deve essere raggiunto può essere utilizzato varie volte la settimana, a seconda dello sport praticato, come nel caso degli allenamenti aerobici che può essere utilizzato fino a 5 volte durante la settimana.

L’elettrostimolazione è un’attività che può essere praticata anche a domicilio grazie ai numerosi elettrostimolatori in commercio. Ve ne sono differenti tipologie e con varie caratteristiche e prezzi ma per avere un’idea dei vari costi è vivamente consigliato consultare il sito Elettrostimolatoriscontati.it con un’ampia e dettagliata descrizione degli elettrostimolatori in commercio.

Di Bobbie