Tempi di guida per autisti di mezzi pesanti

Il settore dei trasporti è uno dei più grandi e importanti della nostra Nazione. In Italia ci sono oltre 100.000 aziende del settore che, assieme, contribuiscono per il 9% al PIL del Paese.

La stragrande maggioranza delle merci viene trasportata su strade e autostrade, si parla di circa il 90% dei viaggi. Per questo, l’Italia e l’Unione Europea hanno voluto stabilire delle regole comuni per esercitare la professione di camionista con lo scopo di aumentare la sicurezza stradale di tutti.

Tra queste regole ci sono quelle sulle ore obbligatorie di guida e riposo dei conducenti di mezzi pesanti. Sono norme che si applicano per chiunque guidi nell’UE un mezzo che carica più di 3.5 tonnellate di merce o più di 9 persone oltre al conducente.

Per tenere traccia delle ore lavorate e riposate dagli autisti, questi veicoli devono installare un cronotachigrafo digitale. Si tratta di un dispositivo simile a un’autoradio che monitora l’attività di chi guida e lo stato del veicolo in ogni momento.

Tutti i conducenti prima di mettersi al volante devono sapere utilizzare il tachigrafo. Per questo è necessario che frequentino periodicamente il corso sul corretto funzionamento del cronotachigrafo digitale. Durante la formazione obbligatoria impareranno le funzioni del tachigrafo e le regole d’utilizzo in vigore.

Tempi di guida: cosa prevede la normativa

La Direttiva UE che sancisce i tempi di guida dei conducenti di mezzi pesanti è la n.15 del 2002. Secondo questa Direttiva, l’autista non deve superare le 56 ore di guida settimanali e non può cumularne più di 90 sulle due settimane. L’ideale, dunque, sarebbe dividere le ore di lavoro in 45 alla settimana.

Ogni settimana l’autista deve riposare di norma per 45 ore. In caso di necessità, si può optare per un riposo ridotto composto da una sessione di sole 24 ore. In questi casi, però, durante la settimana successiva bisogna compensare concedendo un riposo di almeno 9 ore in più rispetto a quello regolare. Oltre ai riposi settimanali, la Direttiva UE stabilisce anche i riposi giornalieri e quelli da mantenere durante il turno di lavoro.

Riposi giornalieri: di norma l’autista può lavorare fino a 13 ore (pause comprese) ed è obbligato a riposarne 11 prima di rimettersi al volante. Esiste anche la possibilità di frazionare le 11 ore in un riposo da 9 ore e uno da 2 ore. In caso di necessità, si può optare per il riposo giornaliero ridotto di sole 9 ore tra un turno e l’altro. Questa formula può essere usata per un massimo di 3 volte a settimana.

Pause durante il turno: durante il turno di lavoro un autista è costretto a riposare per 45 minuti ogni 4 ore e mezza di guida. Questo momento di pausa può essere anche diviso in due (uno da 15 minuti e uno da 30).

Nel caso di multipresenza, la pausa dell’autista deve essere effettivamente una pausa e non un turno di assistenza alla guida del collega.

Tempi di guida autisti: perché occorre il corso cronotachigrafo

Abbiamo notato come le regole da osservare in merito di tempi di guida sono molte e parecchio precise. Il cronotachigrafo è lo strumento che permette a tutti di rispettarle in maniera semplice e accurata. Grazie alla sua attività di monitoraggio è in grado di salvare tutte le informazioni di guida e avvertire il conducente quando è necessario che si fermi per fare una pausa.

Imparare a utilizzare il tachigrafo digitale è una competenza chiave di tutti i trasportatori e per questo sono invitati a frequentare il corso di formazione dedicato. I corsi vengono organizzati periodicamente da enti autorizzati dal Ministero dei Trasporti e sono erogati da istruttori certificati.

In seguito alla formazione, viene rilasciato un certificato valido 5 anni in tutta Europa. Una volta scaduto, sarà premura del conducente e della sua azienda di trasporti, rinnovarlo.

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Di Bobbie