Tra tutte le categorie di persone che oggi compongono la società, i pensionati sono quelli più controversi e pieni di sfaccettature. Da una parte vengono considerati i pilastri della nostra società, mentre dall’altra tendono a non essere visti di buon occhio per via del fatto che il loro peso sociale si riduce notevolmente quando iniziano a percepire una pensione. I pensionati spesso godono di una pensione sufficiente per poter vivere serenamente, ma la loro età avanzata talvolta non li rende dei clienti appetibili per le banche e le finanziarie, ad esempio nel mondo della concessione dei prestiti. Non tutti i pensionati, però, sono uguali fra loro.
Come riporta anche il sito Guida Prestiti Pensionati, quelli più fortunati ricevono la pensione intesa nella sua forma tradizionale, mentre quelli meno fortunati si devono accontentare della cosiddetta pensione minima. Spesso la pensione minima viene vista come una scorciatoia della pensione quando i richiedenti non hanno ancora raggiunto i 67 anni di età, ma non sempre funziona in questo modo. Continua a leggere per scoprire qualcosa in più su chi percepisce una pensione minima.
Pensione minima: cos’è e a chi spetta
Il tema delle pensioni è uno dei più scottanti degli ultimi tempi. L’esigenza di fondo per lo Stato è riuscire a risparmiare sulla spesa previdenziale, che ha un costo notevole per le sue casse, posticipando l’età pensionabile, con la scusa dell’età media che avanza e la speranza di vita che si allunga, sia per le donne che per gli uomini. La pensione minima rappresenta l’integrazione al trattamento minimo che viene riconosciuta dallo Stato alle persone che hanno una pensione di importo basso. Questo importo viene così elevato a 515 euro mensili, considerata dallo Stato la somma minima per poter vivere in modo dignitoso, sebbene non sia facile vivere con una pensione così bassa. Ciò significa che chi percepisce una pensione di importo inferiore ai 515 euro e rispetta i requisiti di reddito previsti dalla normativa, si vedrà elevare l’importo mensile percepito a 515 euro. Tuttavia, l’accesso alla pensione minima prevede anche degli specifici vincoli. Ad esempio, non spetta ai seguenti soggetti:
- Coloro che hanno iniziato a versare i loro contributi dal 1996;
- Coloro che hanno scelto la Gestione Separata;
- Chi ha redditi personali e coniugali elevati.
Posso accedere a un prestito se percepisco la pensione minima?
I prestiti a pensionati con pensione minima sono una soluzione di credito spesso problematica per chi ha bisogno di richiedere in prestito una certa liquidità. Per coloro che godono di un trattamento pensionistico minimo talvolta l’accesso ad un finanziamento può essere abbastanza complesso. Per legge, nel 2017 lo Stato ha stabilito che l’importo minimo per garantire ad un individuo una vita dignitosa è di 501,89 euro al mese, ovvero 6.524,57 euro l’anno. Per questi soggetti, è chiaro che risulta già abbastanza complesso riuscire a vivere serenamente, motivo per cui non avrebbero la possibilità economica sufficiente per poter provvedere al rimborso delle rate mensili di un finanziamento. Prima di erogare il prestito, ogni creditore procederà alla verifica dei dati forniti dal soggetto richiedente, valutando la correttezza dei dati personali e l’età massima del richiedente a rimborso concluso, oltre che alla sua affidabilità creditizia. Eppure, anche per coloro che percepiscono una pensione minima, oggi è possibile accedere a un finanziamento tramite alcune forme di credito.
Posso accedere alla cessione del quinto se ho la pensione minima?
Anche chi percepisce una pensione minima oggi ha la possibilità di accedere ad un finanziamento, nella maggior parte dei casi tramite la cessione del quinto. In questa forma di credito, l’istituto di credito in cooperazione con l’ente pensionistico di previdenza ottiene il rimborso delle rate mensili tramite una trattenuta diretta della pensione, la quale però deve essere pari a un quinto dell’importo complessivo, ovvero il 20%. È chiaro quindi che chi percepisce una pensione minima può chiedere in prestito solamente dei piccoli importi, che prevedono una rata bassa.